“Viaggiamo tutti insieme nel tempo,
ogni giorno della nostra vita, possiamo fare solo del nostro meglio
per gustare questo viaggio straordinario”
Un delicato inno alla bellezza della vita e degli affetti familiari, ed un invito ad affrontare ogni giorno come se fosse davvero unico e speciale, questo è il cuore della film “Questione di Tempo” del britannico Richard Curtis, l’eccellente sceneggiatore di commedie romantiche di successo come ‘Quattro matrimoni e un funerale’, ‘Notting Hill’ e ‘Il diario di Bridget Jones’, oltre che regista di ‘Love Actually’ e ‘I Love Radio Rock’.
Nella cornice di una Inghilterra alto borghese tratteggiata da un intenso lirismo fotografico, si intrecciano i percorsi di due anime predestinate:Tim Lake (il giovane Domhnall Gleeson ) e Mary (una deliziosa Rachel McAdams).
Come tutti gli uomini della sua famiglia, Tim ha il potere di viaggiare nel tempo. Non può cambiare però il corso o gli avvenimenti della Storia, ma solo quanto accade o è accaduto nella sua esistenza. Alla ricerca del grande amore della vita, dopo aver incontrato Mary, vagherà tra passato, presente e futuro, per conquistarne il cuore e sposarla.
Queste alquanto rocambolesche escursioni nel tempo, serviranno in realtà a Tim per comprendere che, tra gioie e dolori (su tutti, la morte del padre, un sontuoso Bill Nighy) in un girotondo dolce e amaro, il segreto della vita è in fondo saperne apprezzare al meglio ogni attimo.
Romantica, a tratti umoristicamente fiabesca, (dai risvolti, seppure appena accennati, pseudo filosofici…) in questa commedia appare evidente la maestria comprovata di Richard Curtis nell’ architettare un’ ottima sceneggiatura , e nel delineare con sensibilità e leggerezza tutti i personaggi, protagonisti o di contorno.
Memorabile la scena del matrimonio di Tim e Mary, funestato da un terribile temporale, sulle note di un classico della musica leggera italiana Il Mondo di Jimmy Fontana. Il brano, datato 1965 e arrangiato magistralmente da Ennio Morricone, accompagna con il suo andamento inizialmente lieve le sequenze della cerimonia, per poi esplodere letteralmente , proprio come le raffiche di vento e pioggia, nel finale orchestrale, definendo uno dei momenti più significativi ed emozionanti della pellicola.
Ma tutta la colonna sonora è decisamente esaltante e coinvolgente, dal pop immediato delle Sugababes, alla rivisitazione della musica R&B e soul di Back to Black interpretata da Amy Winehouse. Dal rock gotico di Nick Cave con la sua splendida Into My Arms, alla profondità della voce notturna di Cat Power con Lived in Bars. Da una raffinata At the River dei Groove Armada, fino ad un classico dei The Cure come Friday I’m in love.

