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uaderni de La Scaletta

Come un uccello di carta nel petto ad annunciare un sogno che veglia da sempre

Cinema 16 - 35

Miracle, un melodramma coreano

«Credo che sia un miracolo guardare le persone che realizzano un sogno.
E ho pensato che forse potevamo ricreare quel miracolo
»
Lee Jang-hoon

Miracle, film diretto dal regista e sceneggiatore coreano Lee Jang-hoon  (Be With You), è ispirato a fatti realmente accaduti: la creazione della Hyangwon Station a Bonghwa-gun, Gyeongsangbuk-do nell’aprile del 1988. La più piccola stazione di treni privata dell’intera Corea.
I protagonisti sono Jung-kyeong (Park Jung-min), teenager scontroso eppure destinato a diventare il migliore studente di matematica del suo paese, e i suoi cari: Tae-Yoon (Lee Sung-min), padre e conduttore di treni, Bo-kyeong (Lee Soo-kyung), la sorella maggiore e Ra-hee (Im Yoon-a), sua compagna di classe, ricca ed estroversa e  disposta a tutto pur di diventare la sua fidanzata e musa.
Vincitore dell’ambito Premio del pubblico al Far East Film Festival 2022, per la maestria del regista coreano nel mescolare elementi umoristico-brillanti con toni delicatamente nostalgici sullo sfondo di un paesaggio dove la terra sembra quasi trattenere il respiro per catturare il suono della linfa gorgogliante nei tronchi degli alberi, Miracle oltre ad essere romanzo di formazione, è anche una metafora sull’importanza della collettività, e sulla necessità di mettere da parte la propria individualità (anche quella di un prodigio della matematica al quale si profila un brillantissimo futuro!) per un bene più alto.
Jun-kyeong il protagonista, è infatti il tipico ragazzo coreano, mite, poco combattivo eppure idealista e socialmente consapevole, in grado alla fine di superare la propria titubanza e insicurezza per il bene comune, e dedicarsi anima e corpo alla costruzione della piccola stazione tempestando di lettere, tra l’altro, il Presidente del suo paese. Ma in più, le vicende narrate in Miracle, volutamente rivelano una sensibilità profondamente consapevole della possibilità sempre presente nella vita, del magico e del miracoloso.
E con una illuminazione obliqua ma intensa sui suoi personaggi, Lee Jang-hoon fonde nella delicata storia di un primo amore che confonde e brucia il cuore (alla fine, nell’anima di Jun-kyeong lo sguardo di Ra-hee fiorirà di dolcezza), la rappresentazione dell’elaborazione intima di un terribile lutto familiare, che culmina nel toccante confronto finale tra il protagonista e suo padre.

Edward von Frauen
Ascolta il testo con la voce di Carla Latorre
Miracle (2021)
Miracle, 2021

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