Esistono parole che condensano in sé una miriade di significati e che sanno rivelarci come dei piccoli simboli preziosi, la via più breve alla comprensione, anche di ciò che in apparenza, può sembrare inesprimibile.
Questo è un piccolo glossario di quelle parole.
“I casi più interessanti e singolari sono certo questi, in cui l’attrazione , l’affinità, l’abbandono e il congiungimento, si possono effettivamente rappresentare con uno schema a croce, quando quattro esseri appaiati a due a due, indotti al movimento, lasciano la primitiva unione e si riaccoppiano in modo diverso.
In questo lasciare e prendere, fuggire e ricercarsi, sembra davvero di vedere una determinazione superiore: si dà atto a tali esseri di una sorta di volontà e capacità di scelta, e si trova del tutto legittimo un termine tecnico come affinità elettive …”
Le affinità elettive, 1809
Johann Wolfgang Goethe
Le affinità sono una relazione tra due o più soggetti che condividono interessi o preferenze comuni. La parola deriva dal latino adfinitas, che significa parentela. Le affinità possono manifestarsi tra le persone, le cose o le idee. Possono essere stabili o mutevoli e possono verificarsi a qualsiasi livello: tra due persone, un’intera comunità o un certo gruppo di persone.
In biologia l’affinità indica una somiglianza morfologica e fisiologica che costituisce un indice di parentela filogenetica fra animali o vegetali appartenenti a gruppi sistematici differenti. In chimica invece, la tendenza misurabile degli elementi o dei composti a combinarsi fra loro. In musica sottintende alla relazione che intercorre fra i toni di due scale tonali, mentre in geometria indica la trasformazione tra due piani, biunivoca tra punti e rette, tale che punti impropri si trasformino in punti impropri.
Il concetto di affinità può essere definito anche dall’esperienza del donare e del ricevere con gli altri, pur rimanendo reciprocamente integri. Affinità non significa difatti uguaglianza, o totalizzante omogeneità di identità. E’ un transitare che non perde nulla e non modifica nulla. In noi c’è una forte carica di allegria, amore, bontà e forza da condividere con gli altri. Le persone in affinità sono quelle persone in perfetta e reciproca accoglienza.
“… Nell’incontro, io mi meraviglio per aver trovato qualcuno che, con pennellate consecutive e ogni volta precise, porta a termine senza cedimenti il quadro del mio fantasma; io sono come un giocatore la cui fortuna non si smentisce e che al primo colpo gli fa mettere la mano sul pezzo che va a completare il puzzle del suo desiderio.
E’ una scoperta progressiva (quasi una verifica) delle affinità, complicità e intimità; e tutto questo io potrò condividerlo per sempre (almeno penso) con un altro che, da quel momento, sta per diventare il “mio altro”.
Frammenti di un discorso amoroso, 1977
Roland Barthes