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uaderni de La Scaletta

Le parole non sono la fine del pensiero, ma l'inizio di esso

Il piccolo glossario

Esistono parole che condensano in sé una miriade di significati e che sanno rivelarci come dei piccoli simboli preziosi, la via più breve alla comprensione, anche di ciò che in apparenza, può sembrare inesprimibile.
Questo è un piccolo glossario di quelle parole.

 

Alla fine del XIX secolo Sigmund Freud pubblica L’interpretazione dei sogni, un’opera rivoluzionaria destinata a diventare un classico della psicoanalisi del Novecento. Ma già nel II secolo d.C. l’autore greco Artemidoro di Daldi, primo tra tutti, si era occupato di sogni nel suo manuale di onirocritica. Alle immagini apparse in sogno i Greci davano il nome éidola, dalla parola greca óneiros, da cui proviene l’aggettivo italiano onirico.
Il sogno (lat. sŏmnium, der. di somnus «sonno» ) indica nel senso più ampio, ogni attività mentale, anche frammentaria, che avviene durante il sonno; in senso più ristretto invece, l’attività (che si verifica generalmente nelle fasi di sonno REM) più o meno nitida e dettagliata, con una struttura narrativa più o meno coerente, con sensazioni prevalentemente visive e con una partecipazione emotiva da parte del dormiente. Ha anche il significato di immaginazione vana, fantastica, di cose irrealizzabili, oppure di un periodo di felicità o infine di uno stato idillico[1] di vita beata.
Il sogno può dunque rappresentare quel collegamento mancante tra le esperienze del nostro passato e l’esperienza presente, e in particolar modo quel che concerne le relazioni interiorizzate e i vissuti emotivi annessi. L’obiettivo delle produzioni oniriche è quello di simbolizzare, di cercare cioè, significati mancanti, che non potendosi rivelare in quanto tali in forma diretta, si manifestano in forma di “significanti dai molteplici significati”, operando in tal modo una trasformazione che ha molto in comune con l’espressione artistica.

 

“Se noi ombre vi abbiamo irritato non prendetela a male,
ma pensate di aver dormito,
e che questa sia una visione della fantasia…
noi altro non v’offrimmo che un sogno”

“A Midsummer Night’s Dream” 1593/1595
William Shakespeare

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Gaetano Previati: Il sogno, 1912

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