I confini, nell’epoca della globalizzazione e della società liquida (Bauman), hanno assunto un’accezione prevalentemente negativa, assegnando a esso sempre meno importanza nella costruzione del nostro essere.
“I confini devono essere abbattuti senza se e senza ma. Sono il male del nostro vivere, ogni confine si trasforma in un limite che non riusciamo più ad accettare”.
Queste le convinzioni più diffuse nell’epoca del tutto e subito, della disponibilità immediata e dell’attesa zero. Dimensione del mondo moderno senza spazio né tempo, tutto è schiacciato sul “tutto qui e subito”. Al contrario io sono persuaso che i confini, di qualsivoglia natura, giochino un ruolo cruciale nel delineare la nostra identità e nel definire il nostro rapporto con il mondo esterno.
Per questo essi non vanno abbattuti, ma superati, a volte solo spostati oppure lasciati lì dove sono, consapevoli della loro presenza, ma altrettanto consapevoli che la nostra crescita possa passare anche attraverso il loro graduale superamento.
Confini Fisici, Emotivi e Mentali
La nostra esistenza è costellata da molteplici tipologie di confini, quelli fisici, mentali ed emotivi sono, a mio parere, quelli che condizionano di più la nostra crescita.
I primi (confini fisici) sono i più evidenti, poiché ci delimitano dal resto del mondo. Il nostro corpo stesso è il confine più intimo e personale. Questo confine fisico ci definisce come individui unici e separati dagli altri e dal mondo che ci circonda. È la nostra pelle che ci separa dal mondo esterno e ci permette di percepire e interagire con esso. La consapevolezza dei confini corporei è fondamentale per la nostra identità, poiché dà contezza del nostro essere separati dagli altri.
Ed è proprio questa separazione dagli altri che spinge l’uomo ad andare “oltre sé stesso” intrecciando relazioni e costruendo comunità.
La relazione, infatti, è l’unico mezzo a nostra disposizione per superare quel confine fisico rispetto all’altro distante da noi.
Non è un caso che la costruzione di relazioni appaganti rappresenta anche la strada da percorrere per conseguire il successo personale, il vero successo e non quello effimero misurato da un solo parametro quantitativo: il denaro.
Non c’è dubbio che sia la qualità relazioni che coltiviamo a renderci felici, il denaro è importante, certo, è un ingrediente necessario, ma insufficiente a delineare un’esistenza appagante. La nostra realizzazione come uomini, animali sociali per necessità, passa attraverso la costruzione di buone relazioni, superando i propri confini.
È pacifico affermare, in tal senso, che una vita di buone relazioni genera un sano successo personale e che tale successo scaturisca dal fare i conti con i molteplici confini, che affollano la nostra vita. Tra i più importanti e complessi da gestire, oltre quelli fisici, ci sono i confini emotivi e quelli mentali.
I confini emotivi giocano un ruolo vitale nei nostri rapporti interpersonali. La loro peculiarità a differenza di quelli fisici, è che non tutti sono da superare, molti dei confini emotivi dobbiamo imparare a tracciarli a costruirli, sembra paradossale ma imparare a stabilire e mantenere confini emotivi sani ci aiuta a definire chi siamo nei contesti delle nostre relazioni.
Questi confini ci consentono di esprimere le nostre emozioni, ascoltare gli altri e stabilire limiti appropriati. Senza confini emotivi adeguati, potremmo sentirci sopraffatti dalle emozioni altrui o perdere di vista la nostra identità in una relazione.
I confini mentali sono altrettanto importanti. Sono le idee, le credenze e le convinzioni che ci definiscono come individui. Questi confini sono altamente influenzati dalla nostra educazione, dalle nostre esperienze e dalla nostra cultura. I confini mentali aiutano a distinguere chi siamo e in cosa crediamo, e permettono di navigare nel mondo delle idee e delle informazioni in modo coerente con la nostra identità.
Essi vanno gestiti. È fondamentale sapere che per crescere, maturare e migliorarsi c’è una sola strada: spostare gradualmente i nostri confini mentali. Cambiare idea, abbracciare nuovi valori, abbattere credenze non devono rappresentare una sconfitta ma una conquista!
Il reale pericolo dei confini mentali sta nel crederli inamovibili, essi vanno curati coltivati e mietuti proprio come un campo di grano.
Confini Mentali e Controllo Emotivo: una Chiave di Successo anche nella Gestione del Denaro
Se i confini mentali ed emotivi hanno un ruolo fondamentale nella nostra formazione, altrettanto importanza essi rivestono nella costruzione della relazione uomo-denaro.
Da oltre mezzo secolo, il mondo sta attraversando una profonda trasformazione nel rapporto tra il denaro e la realizzazione delle nostre vite. Il denaro, una volta semplice strumento di scambio, oggi è divenuto unico regolatore di tutti i nostri valori. Questo cambiamento ha sollevato una serie di questioni su come possiamo mantenere l’equilibrio psicologico ed emotivo in una società che sembra sempre più guidata dalla sola ricerca della ricchezza monetaria.
In questo contesto, i confini, sia emotivi che mentali, giocano un ruolo cruciale per una consapevole gestione del denaro. Conoscenza tecnica e strategie finanziarie, infatti, da sole non risultano efficaci, è necessario un adeguato e scrupoloso controllo delle emozioni.
I Confini Mentali nella Gestione del Denaro
I confini mentali si riferiscono alle barriere psicologiche che gli individui creano per sé stessi. Nella gestione del denaro, questi confini possono manifestarsi in vari modi:
- Paura e Avidità: La paura di perdere denaro e l’avidità di guadagnare di più possono portare a decisioni finanziarie irrazionali. Gli investitori possono essere spinti a vendere in panico durante una caduta del mercato o a investire in modo eccessivamente rischioso nella speranza di rendimenti straordinari.
- Over confidence: Alcuni investitori possono cadere nella trappola di un’eccessiva convinzione nelle proprie capacità tecniche. Questo può comportare scelte avventate e una maggiore esposizione al rischio.
- Conferma del Bias: Gli investitori tendono a cercare informazioni che confermino le loro opinioni preesistenti, ignorando le evidenze contrarie. Questo può portare a decisioni di investimento basate su convinzioni anziché dati oggettivi.
Questi confini col tempo si trasformano in un insieme di limiti che ognuno di noi stabilisce per sé stesso, andando a delineare dei comportamenti dannosi per noi e per la gestione delle nostre risorse finanziarie. Spesso siamo persuasi che questi confini possano servire a proteggerci dalla pressione costante del mondo esterno e dal decadimento della nostra salute psicologica. Al contrario essi incentivano scelte sbagliate, troppo spesso istintive e dettate dalle emozioni.
L’Importanza del Controllo Emotivo
Per le cose appena dette diventa fondamentale il controllo emotivo e la capacità di gestire nel tempo le nostre emozioni, come paura e avidità, durante il processo decisionale. Ecco perché è così importante, nella gestione del patrimonio finanziario, definire a priori delle regole di comportamento tese a limitare l’influenza dell’emotività sulle nostre decisioni finanziarie, alcuni esempi:
- Prevenzione delle Decisioni Impulsive: Il controllo emotivo aiuta a evitare decisioni impulsività che potrebbero danneggiare il portafoglio. Ad esempio, evitare di vendere azioni durante una piccola correzione di mercato può impedire perdite a lungo termine.
- Mantenimento della Strategia: Gli investitori di successo hanno una strategia ben definita e la seguono rigorosamente. Il controllo emotivo aiuta a rimanere fedeli a questa strategia anche quando i mercati sono instabili.
- Riduzione dell’Ansia: L’investimento può essere stressante, ma il controllo emotivo aiuta a ridurre l’ansia associata alle fluttuazioni dei mercati. Ciò permette agli investitori di prendere decisioni più razionali e ponderate.
- Riduzione delle Perdite: Evitare di reagire impulsivamente alle perdite può aiutare a preservare il capitale a lungo termine. Il controllo emotivo consente agli investitori di prendere decisioni basate su una visione a lungo termine invece che su reazioni immediate.
Gli individui devono imparare a gestire i propri confini emotivi e mentali per evitare la schiavitù del denaro come principio ultimo per il loro successo personale, per questo è importante lavorare per creare un ambiente che incoraggi comportamenti finanziari responsabili. In tal senso, la corretta interpretazione dei confini fisici, mentali ed emotivi, sono uno strumento fondamentale per raggiungere quell’equilibrio psicologico ed emotivo così importante nel rapporto con gli altri (società) attraverso l’utilizzo di un mezzo sempre più dirompente come il denaro.
Mantenere questo equilibrio richiede consapevolezza, disciplina e una comprensione profonda dei nostri valori personali e delle trasformazioni sociali in essere. Solo allora potremo godere di un successo maturo fondato su sane relazioni umane. Navigare con serenità nel complesso mondo finanziario con la garanzia che la nostra stabilità economica e il nostro benessere mentale derivi dalla profonda conoscenza, accettazione e trasformazione dei nostri confini.