Settima traccia dell’album omonimo del 1970, Border Song è una canzone scritta ed interpretata dal musicista britannico Elton John (con testo di Bernie Taupin). Fu pubblicata anche come singolo nell’aprile dello stesso anno abbinata a Bad Side of the Moon, altra traccia dell’album. L’artista ebbe in seguito, l’onore di eseguirla in occasione del 90º compleanno di Madiba, Nelson Mandela, uno dei simboli dei diritti umani più riconosciuti, l’uomo che sconfisse l’Apartheid e divenne il primo presidente nero del Sudafrica dal 1994 al 1999.
Di questa canzone, divenuta nel tempo un cult, esistono diverse cover, quella di Aretha Franklin (probabilmente la più importante) raggiunse la Top 40 statunitense. In Italia fu Mia Martini ad inciderla nel 1972 ed inserirla nel suo album “Nel mondo, una cosa”, con il titolo di Io, straniera.
“Two Rooms: Celebrating the Songs of Elton John & Bernie Taupin” fu invece un album tributo di autori vari del 1991, contenente cover di brani composti da Elton John e Bernie Taupin, tra cui anche Border song interpretata da Eric Clapton.
Holy Moses I have been removed
I have seen the specter he has been here too
Distant cousin from down the line
Brand of people who ain’t my kind
Holy Moses I have been removed
Holy Moses I have been deceived
Now the wind has changed direction and I’ll have to leave
Won’t you please excuse my frankness but it’s not my cup of tea
Holy Moses I have been deceived
I’m going back to the border
Where my affairs, my affairs ain’t abused
I can’t take any more bad water
I’ve been poisoned from my head down to my shoes
Holy Moses I have been deceived
Holy Moses let us live in peace
Let us strive to find a way to make all hatred cease
There’s a man over there what’s his colour I don’t care
He’s my brother let us live in peace
He’s my brother let us live in peace
He’s my brother let us live in peace
( JOHN, ELTON / TAUPIN, BERNIE )
La musica pop ha molto spesso la forza di far entrare la realtà nello spartito, di arrivare al mistero del cuore della vita, per cui dove non arriva, o non può arrivare la parola, arriva una nota, un refrain.
Il testo “Border Song” si concentra su ciò che è perso, su un vuoto, su quei confini creati dalle discriminazioni e dall’esclusione, e sul desiderio di unità e comprensione tra persone diverse, poiché le differenze o la somiglianza sono in fondo dei semplici punti di vista. In effetti, già il nostro volto è una maschera e le nostre parole puro travestimento, che tragicamente o volutamente, sono assai spesso travisate dagli altri.
E’ una riflessione su l’affine e il differente e il loro miscuglio sul fondo dell’oblio. Tutto è distante e dissimile, tutto si avvicina e si fa simile.
“…Me ne tornerò al confine
Dove le mie relazioni,
Le mie relazioni non vengono insultate
Non ne posso più di acque contaminate
Sono stato avvelenato
Dalla testa ai piedi
Oh Mosè sono stato ingannato…”
(https://youtu.be/PKnxbRF-Yjg?si=1RiZnWsoJbiUnXNr)